2 crisi bulimiche nel giro di pochi giorni. 2 volte vomito autoindotto per ricacciare fuori dal mio corpo un pezzo di dolce e due croste di pizza. Il mio stomaco urla pietà. Stasera li sento come non mai: i crampi salgono dal profondo dell'intestino e mi fanno raggomitolare su me stessa dal dolore. Il peso non scende. Ma almeno non é aumentato. Il ciclo non torna da Luglio.
Ho paura.
Ho paura perché so che il pericolo maggiore non è la malattia in sé per sé, quanto una persona malata che non vuole guarire. E io non so più nemmeno se ne valga la pena lottare per rimettere insieme quei pochi pezzi che rimangono di me.
lunedì 19 novembre 2012
giovedì 15 novembre 2012
OGGI E' IL MIO COMPLEANNO.
E non mi sono mai sentita più triste e inutile come in questo giorno. Mi sento come se non mi appartenesse. E come se non bastasse ho avuto una crisi bulimica.
Buon compleanno cara imbecille. Un bel pomeriggio passato a vomitare era il regalo che ti meritavi.
Vorrei morire. Anzi non essere mai nata.
Buon compleanno cara imbecille. Un bel pomeriggio passato a vomitare era il regalo che ti meritavi.
Vorrei morire. Anzi non essere mai nata.
domenica 11 novembre 2012
Alti e bassi distruttivi.
Sono dieci giorni che non aggiorno il blog. Forse perché non ho nulla di nuovo da scrivere, o forse perché non ne ho voglia o tempo. Il fatto è che a volte mi sembra di non riconoscermi, non so più cosa voglio, cosa non voglio, cosa mi piace fare e non. E ho paura. Paura che quest'anti-depressivo modifichi il mio modo di reagire. E finché accade con le persone, ben venga, dato che la situazione potrebbe solo migliorare. Ma non voglio assolutamente perdere il controllo sulle calorie, sul mio peso, su di me. E' troppo tempo che non perdo niente, non so come smuovere la situazione. Non mi abbuffo più..il medicinale controlla anche gli atteggiamenti bulimici. Ma peggio ancora sono arrivata a rimettere anche una crosta di pizza e qualsiasi cosa mi porti fuori dalle mie calorie giornaliere. Oppure passo ore sulla cyclette, come oggi, che l'ho fatta per rimediare all'immancabile pranzo domenicale dalla nonna. Pranzo cominciato divinamente con un bel piatto di cavolfiore scondito, ma finito drasticamente con 3 fette di ciambellone. Ma stasera non ceno, e non la sento nemmeno come una punizione. Per me è una sensazione indescrivibile sentirmi vuota. Quello spazio nel mio stomaco mi dà senso di purezza, pace, serenità. Quando non mangio sono felice. E questo mi dà forza.
Peccato che il nostro fottuto corpo non puù vivere senza cibo.
Peccato che il nostro fottuto corpo non puù vivere senza cibo.
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