martedì 30 aprile 2013

ABC: giorno 2 (500 cal)

DIARIO ALIMENTARE DI OGGI

C: 1 activia zero con crusca + 1 fetta biscottata + 185 ml di latte scremato (166 cal)
S:  --
P: 1 fetta biscottata + 20 gr di pane + 1 mela (168 cal)
S: 2 carote + 1 fetta biscottata (96 cal)
C: --

TOT: 430 cal - 275 cal (60 minuti di camminata a passo spedito)

NETTO: 156 cal

ABC: giorno 1

Sono appena tornata dopo che sono stata fuori tutto il giorno con A. che aimé mi ha invitata pure a cena fuori. Ho cercato di limitarmi entro il possibile, ma devo stare attenta...inizia a sospettare qualcosa e ha pure visto i tagli sulle braccia. Naturalmente non crede alla scusa della caduta tra i rovi.

Ecco comunque il mio D.A. di oggi:
C: 1 activia zero con qualche cereale (133 cal)
S:-
P: 2 carote+1 fetta biscottata (86 cal)
S:-
C: 2 cocktail analcolici+un quadratino di pizza da 10 gr più o meno+ insalata mista (271 cal)

TOT: 491 cal  - 200 cal (35 min cyclette)

NETTO: 291 cal

lunedì 29 aprile 2013

Spesa salutare! :D

Adoro andare a fare spesa. Meglio ancora se sono sola. Mi piace da morire perché per me entrare in un supermercato è come entrare in un santuario. Mi sento in dovere di muovermi piano, a passi lenti e in silenzio, come in rispetto di qualcosa. E' strano, da morire. Poi mi piace spulciare fino in fondo le etichette e le tabelle nutrizionali degli articoli a cui sono interessata, scegliendo infine quelli che ritengo più opportuni alla mia dieta. Oggi ho fatto scorta di tante cosine buone e vegetali al 100% dato che sono vegetariana. Ho trovato anche i wurstel vegetali e il tofu, poi mi sono presa i biscotti-gelato della valsoia con 112 calorie per pezzo!
Vi annuncio che da oggi ho ripreso l'ABC dall'inizio, intenzionata più che mai a farcela. Cercherò di postare giorno per giorno il mio D.A. Spero che stavolta sia davvero quella buona.
La mia spesina :)

domenica 28 aprile 2013

NUOVO ACCOUNT TWITTER!

Ho deciso di creare un altro account Twitter che rimarrà sconosciuto a tutti quelli che mi conoscono nella realtà. Sarà l'account della me che soffre di D.C.A. Lì mi sfogherò, scrivendo tutto quello che provo davvero, senza vergognarmi di nulla, proprio come faccio qui! Per questo vi invito a seguirmi. Ricambio subito il follow :) 
Il mio account è: @__SkinnyDreamer

sabato 27 aprile 2013

It all started with ONE SIMPLE CUT...





La QUIETE dopo la TEMPESTA.

Esistono due tipi di abbuffate: quelle fatte all'improvviso, e quelle programmate. Nel primo caso l'azione è così veloce che il cervello non fa in tempo ad avvisare lo stomaco, e quest'ultimo, poverino, si ritrova sommerso di qualsivoglia ben di Dio trovato nella dispensa. Nel secondo caso, preventivamente, da grande furbone che siamo, pianifichiamo il tutto e spesso ci rechiamo addirittura al supermercato, dove spendiamo parte delle nostre misere risorse finanziare per comperare del cibo che poi irrimediabilmente si riversa nel water. Ecco, oggi io appartengo a quelle che usufruiscono del secondo metodo. La differenza a parere mio tra i due casi è ciò che si prova mentre avviene il misfatto. Di solito quando mi abbuffo in casa, presa così all'improvviso da ansia e disperazione, non mi rendo nemmeno conto di quello che ingurgito e dopo aver vomitato mi sento sempre immensamente confusa oltre che gonfia. Oggi invece ho programmato il tutto. Già quando mi sono svegliata avevo capito che era giornataccia nel momento in cui leggendo un messaggio di A. che mi diceva di vederci oggi, mi sono resa conto che non avevo la minima voglia di vederlo neanche da lontano. E così, senza quasi rendermene conto, alle 14 e poco più ero in macchina diretta verso il supermercato. Sono entrata e come un razzo mi sono diretta al reparto dolciumi dove con cura mi sono scelta le bontà migliori e sono uscita sentendomi una (una schifosa cicciona) ladra con in mano una busta contente: 1 confezione di 18 quadretti di riso soffiato ricoperti di cioccolato, 1 confezione di 12 biscotti alle mandorle, 1 confezione di 7 bounty, 1 confezione di 10 quadretti di wafer. Ho mangiato quasi tutto. E sto scrivendo ora dopo aver passato 2 intere ore al bagno. Oggi penso di aver rimesso anche l'anima, dato che (scusate il disgusto) ho intravisto i fagiolini che mi sono mangiata per pranzo. Ma a differenza delle altre volte non sono così triste: questa è la mia quiete dopo la tempesta. Mi sento libera, vuota, non sono confusa, so di aver completato l'opera e in un certo senso mi sento purificata dalle schifezze, anche se so naturalmente che non le ho eliminate tutte. E non sono nervosa. Non lo sono mai dopo avvenimenti del genere, nemmeno dopo essermi tagliata. Spesso capita che sia depressa e che poi non abbia voglia di vedere più nessuno per il resto della giornata, preferendo il buio della mia stanza e il caldo delle coperte, ed anche oggi infatti è così, però mai rimango nervosa. Questi atteggiamenti (il vomito e l'autolesionismo) sono per me una sorta di anti-stress contro la vita, un qualcosa con cui liberarmi di tutta la mia rabbia. E' come se mi volessi liberare del nervosismo che provo nei confronti di certe persone o avvenimenti. E' come se metaforizzassi attraverso l'abbuffata la mia situazione. E allora ingerisco il cibo; lo faccio passare attraverso il mio esofago, lo accetto nel mio stomaco, ma non gli permetto di influire nel mio corpo, vietandogli l'ingresso nell'intestino e respingendolo via da dove è venuto. Allo stesso modo faccio con le situazioni che mi mettono in angoscia: esse entrano senza che io possa controllarle nella mia vita, le osservo, ci rifletto, ma poi mi volto, fuggo, e lascio passare senza che esse influenzino il mio stato d'animo. O almeno questo è quello che credo.
Mi sento mille persone diverse in una e sono arrivata ad una conclusione: non potrò mai essere la persona precisa e diligente che non sgarra mai.

Il periodo di controllo rappresenta la vera me, quella impostata e calma che dà un certo ordine alla sua vita.



 Ma qualche volta vengo turbata da ciò che accade all'esterno e allora emerge il lato oscuro, quello bulimico/autolesionista.



 La mia vita è un tira e molla di alti e bassi, ed è per questo che non posso accettare qualcuno che la stravolga rendendomi nervosa, perché ora come ora non sono in grado di reagire come le persone normali a quello che succede al di fuori di queste quattro mura.

Devo restare sola, perché finché non metto a posto le cose con me stessa, è impossibile che riesca a farle funzionare con qualcun altro.

venerdì 26 aprile 2013

Niente pranzo: GIORNO 5

Ho la sensazione di aver esagerato oggi. L'ABC prevedeva 100 calorie, ma mi sono detta che é inutile che faccio dei semi digiuni come giornate con 100 calorie, per poi abbuffarmi la notte. Allora oggi ho lasciato un po' al caso. Ho paura, paura di rimanere delusa da quello che vedrò scritto quando domenica salirò sulla bilancia. 

DIARIO ALIMENTARE DI OGGI

Colazione: 1 activia con crusca+1 fetta biscottata+120 ml di latte (147 cal)
Spuntino: --
Pranzo: 1 cetriolo
Spuntino: 1 mela+2 carote+2 fette biscottate+2 alpenliebe senza zucchero (186 cal)
Cena: 2 carote grandi+brodo vegetale (160 cal)

TOT: 514 cal-
         171 cal (30 min cyclette veloce) 
NETTO: 343 cal

giovedì 25 aprile 2013

Niente pranzo: GIORNO 4

Ne avevo previste 300 da mangiare. In realtà ne ho mangiate più, poi le ho bruciate. E in realtà oggi qualcosa ho mangiato a pranzo.

DIARIO ALIMENTARE DI OGGI
Colazione: 1 activia zero con crusca+2 fette biscottate+130 ml di zymil (182 cal)
Spuntino:-
Pranzo: 2 carote medie (77 cal)
Spuntino: 1 mela (92 cal)
Cena: 2 carote+250 gr di verdure grigliate miste (148 cal)

TOT: 499 cal-
         228 cal (40 minuti di cyclette)

NETTO: 271 cal

L'UNICA CERTEZZA.

TUTTI credono che io stia soffrendo come una matta per qualcosa che c'è e di cui non riesco a liberarmi.
NESSUNO capisce che in realtà io sono legata a questa "malattia", (la chiamo così anche se non mi piace il termine), come fosse parte del mio essere dal giorno stesso in cui sono nata, e vivo grazie a lei. Certo come tutte le cose ci sono anche quegli aspetti negativi che ti distruggono, però io so che in fondo ora come ora non potrei vivere senza questo controllo. Perché è l'unica certezza che ho, e non voglio che mi sia portata via. La famiglia ti stressa, le amiche ti deludono, i ragazzi ti illudono. Ma se anche io mi lascio andare, poi cosa resta di me? Cosa resta di quello per cui sono soddisfatta di me stessa quasi tutti i giorni? Cosa mi resta di questa mia volontà di controllo? NIENTE.

Invece io so che finché resterò quella che sono, niente e nessuno potranno scalfirmi, perché avrò sempre il mio angolo prezioso in cui rifugiarmi ogni singolo istante della mia vita. E' una certezza inconfutabile, punto e basta, fine della storia. Gli altri possono dire quello che vogliono, tanto non mi importa dell'altra gente.
La mia INDIFFERENZA allontana ciascuna delusione da parte degli altri. E dato che rimango SOLO IO, non mi permetterei mai di deludere me stessa. Lo so, questa è la mia UNICA CERTEZZA.


Bones. Bones. Bones.

I need more bones.

mercoledì 24 aprile 2013

A volte é un abbraccio quello che serve.

Perché basta un abbraccio da parte delle persone giuste per sentirsi meglio. E oggi come non mai l'ho capito. Ed è in momenti come questi che riconosci le persone AUTENTICHE, quelle vere, che si distinguono dalla massa e non girano con le frasi e i gesti preconfezionati. Perché alla fine sono sempre tutti bravi a dirmi:"Sei la mia migliore amica, ti vorrò sempre bene", ma quelli che mi sono restati SEMPRE vicino si contano sulle dita di mezza mano. Ed è il calore dell'abbraccio di persone che sinceramente ci vogliono bene, a trasformarci una giornata. E io ringrazio Dio di avermi dato, tra le tante, anche delle anime pure che mi amano, e condividono con me anche le sofferenze. 

Oggi è stata una giornata lunga, triste e pesante. Ma è stata anche una giornata importante, la chiusura di un capitolo della nostra vita, la fine prima di un nuovo inizio. Oggi abbiamo guardato per l'ultima volta, tutti insieme, una creatura perfetta nelle sue imperfezioni, il tramonto di un giorno luminoso fino alla fine. 

Oggi ho ricevuto tanti abbracci: tanti erano semplice cortesia, alcuni umana compassione.
POCHI erano puro amore.

Poi ci sono quelli che NON HO RICEVUTO. E uno in particolare, il suo, di LUI, che in tutta la giornata non mi ha nemmeno chiamato per chiedermi come stavo. 
E quando sento che quello che NON ha fatto non mi dà la minima pena, capisco FINALMENTE quanto io riesca a non soffrire a causa degli altri, quanto io riesca a fregarmene, quanto io, nella mia dipendenza e nella mia ossessione, sia indipendente.
E se c'è una cosa che la mia malattia mi ha regalato è proprio questa indipendenza di cui non farò mai e poi mai a meno. 

Niente pranzo: GIORNO 3

Il funerale di mio nonno mi ha tenuta lontana dalla dispensa e sinceramente non è che ci sia tutta questa voglia di mangiare.
 Oggi l'ABC prevedeva 300 calorie.
DIARIO ALIMENTARE DI OGGI
Colazione: 150 ml di latte (62 cal)

Spuntino: carote+1 alpenliebe senza zucchero (83 cal)
Pranzo: -
Spuntino: carote+1 alpenliebe senza zucchero+1 mela (131 cal)
Cena: brodo vegetale (62 cal)

TOT: 337 cal

Piccola aggiunta delle ore 22.08: Tornata in casa mi sono mangiata qualche carota. Avevo troppa fame. Sono arrivata a quota 449. Credo che a questo punto per rimediare dovrò fare 300 domani.

martedì 23 aprile 2013

Niente pranzo: GIORNO 2

Secondo l'ABC oggi mi spettavano 500 calorie.

DIARIO ALIMENTARE DI OGGI:

Colazione: 1 activia 0 con crusca+1 fetta biscottata+183 ml di zymil (183 cal)
Spuntino: finocchi+carote (62 cal)
Pranzo: --
Spuntino: 1 cracker riso su riso+finocchi+carote (92 cal)
Cena: finocchi+carote+1 mela (137 cal)

TOT: 476 cal

Osservazioni: Non sono molto soddisfatta. Speravo di rimanere sotto le 400 oggi. Ma ringrazio Dio di non essermi abbuffata dopo la giornata triste e di lutto che abbiamo passato in casa.

Ciao nonno...


Se n'è andato, così, in silenzio, stamattina, dopo tre anni passati tra letto, sedia a rotelle e macchinari vari. Ma lui non è morto oggi, il mio vero nonno, quello che era sempre sulla pista da ballo, che tornava dal lavoro con la sua apetta da quattro soldi, e che era sempre disponibile per tutti se l'é portato via il mare 3 anni fa, quando ha deciso di risucchiarlo e di trattenerlo per due giorni e due notti in balia delle acque, incurante che poi il suo fisico e il suo cervello non sarebbero mai stati più quelli di una volta. Ho pianto, sto piangendo ora mentre scrivo e piangerò ancora. Ma non piango tanto per lui, quanto perché mi vergogno da morire. So che la sua vita lui l'ha vissuta nel migliore dei modi, donando agli altri quanto di più grande aveva: il suo cuore. Io invece mi vergogno della mia vita, del mio egocentrismo che mi fa sprecare giornate intere dietro ad abbuffate o calorie. Se c'è una cosa che lui mi direbbe in questo momento sarebbe: VIVI! Vivi perché la vita è meravigliosa e sei troppo giovane per rovinarti con le tue stesse mani, per lasciare che gli anni migliori della tua esistenza scorrano come sabbia tra le dita. 

E io invece, stupida, piccola bambina capricciosa, mi barrico dietro a un mondo tutto mio perché in realtà non sono in grado di affrontare le difficoltà della vita. Sono una CODARDA, ecco quello che sono. E non sono degna nemmeno di essere sua nipote. Perché lui mai e poi mai si è arrestato di fronte alle difficoltà, le ha superate tutte, forte come solo uno scudo di ferro potrebbe essere, ma anche amorevole e vitale come un vero uomo che è spinto dalla passione per la vita.

 E io che invece la sto rinnegando la vita, con tutta la sua bellezza, preferendo l'attrazione di un corpo perfetto che avvicina sempre di più la mia anima alla morte. La prima cosa che ho pensato dopo che è morto? UCCIDETEMI. Prendetevi anche me, perché non sono in grado di sopportare la perdita di chi mi è caro. Ho creduto che non valesse più la pena vivere, sono stata inondata da vagoni di ricordi di me e lui insieme. E mi fa fatica, tanta fatica, credere che anche per me ci sia una via d'uscita, una bagliore di salvezza per cui lottare, per cui alzarmi ogni giorno e decidere di non lasciarsi appassire sotto le lenzuola del letto.

Ma credo che ogni cosa porti dei frutti. Ci voglio credere. E so che se c'è una cosa che questa morte oggi mi ha insegnato è l'amore per la vita. E anche se non vedrò più quei tuoi occhi color del cielo, li avrò sempre con me come fossero pietre incastonate nel mio cuore; e staranno sempre lì per ricordarmi che nella vita non bisogna MAI e poi MAI tirarsi indietro. Sei stato un VINCENTE fino alla fine, e ora capisco che già nell'istante in cui nascesti e ti misero il nome Vincenzo, il tuo destino da lottatore era segnato. Ti sei aggrappato alla vita con le unghie e con i denti e io prometto a te e a me stessa di essere degna di essere tua nipote. Mostrerò che la tua fibra, è anche mia fibra. Combatterò. E vincerò questa guerra, uscendo definitivamente da questo buio. Lo farò per me e per te. Lo farò per NOI.

 Ti voglio bene nonno.

lunedì 22 aprile 2013

Begin again. Giorno 1

In accordo con Amélie (questo è il suo blog: Mad World - thin is better) da oggi provo a saltare il pranzo, concedendomi degli spuntini durante la giornata e una cena più sostanziosa. La giornata di oggi poteva andare meglio...purtroppo io ho un debole per le carote e per le mele e senza accorgermene eccedo. Devo migliorarmi su questo aspetto.

Diario alimentare di oggi:

Colazione: 160 ml di zymil+5 gr di crusca+ 1 fetta biscottata (109 cal)
Spuntino: 1 mela (81 cal)
Pranzo: -
Spuntino: Tante carote -.- (148 cal)
Cena: Misto di verdure grigliate + 1 carota (124 cal)

TOT: 463 cal

La mela a metà mattina era certamente evitabile dato che non avevo fame, però ero appena uscita dall'esame di botanica e mi andava.
SONO UNA DROGATA DI GOMME!

Detengono il primato solamente loro...le uniche, inimitabili, VIVIDENT XYLIT! <3
Sono in grado di farne fuori un pacchetto da 10 al giorno.



Ultimamente però mi piace provare altre gomme, giusto per togliermi lo sfizio. Devo dire che sono molto buone le vivident Blast, anche se sono meglio quelle alla menta che quelle ai frutti perché queste ultime dopo un po' perdono molto il sapore e sono proprio sgradevoli. Oggi mi sono comprata le Cube, quelle nella confezione verde e devo dire che sono ottime anche perché il sapore persiste a lungo nella bocca!

BEAUTIFUL BLOGGER!




1. Copiare il premio in un post

2. Ringraziare la persona che ti ha nominato : Grazie Viellina e Bitter Sweet <3


3. Raccontare 7 cose di te (in realtà anche io ne ho messe 8, scusate :P):


  • Non ho mai avuto una storia seria, una di quelle che durano anni. Ho detto "ti amo" una sola volta, e lo amavo davvero, ma avevo 14 anni ed era il mio primo fidanzatino, durato all'incirca 3 mesi. Dopo di che nessuna storia duratura, e ho 20 anni. In compenso ho conosciuto decine di ragazzi ai quali ho concesso slinguazzate durante le serate in discoteca. Ma sono ancora vergine e devo dire che sono contenta di esserlo.
  • Amo gli animali con tutto il cuore. Sono la mia gioia, qualsiasi tipo di animale (tranne i ragni e gli insetti strani xD). Quando li guardo negli occhi capisco che al mondo ci sono esseri viventi in grado di amare incondizionatamente a differenza degli esseri umani. Il mio animale preferito é il delfino e l'ho anche tatuato sulla spalla sinistra. E sono vegetariana <3
  • La mia passione è la danza classica. L'ho fatta per 9 anni poi in 5 liceo ho smesso dato che il tempo per fare tutto scarseggiava e ormai iniziavo a farmi grandicella. Sono convinta che l'essermi vista riflessa su quegli specchi per così tanto tempo, con le mie forme e il mio fisico inadatto alla danza, abbia fatto la sua parte nel portarmi ai disturbi alimentari.
  • La mia casa è uno zoo nel vero senso della parola. Famiglia composta da 4 figli e 2 genitori. Abbiamo qualsivoglia tipo di animale: 6 cani, 1 tartaruga, 2 criceti e svariate decine di pesci.
  • Amo leggere. Passerei ore ed ore sopra i libri tanto che per risparmiare mi sono comprata l'e-reader in modo da prendere la maggior parte dei libri a poco. Da grande voglio dedicare un'intera sala della mia casa per costruire un'immensa libreria.
  • Quando cammino tra la gente non guardo mai in alto, ma sempre verso i miei piedi, perché non mi sento sicura per niente. Ho difficoltà anche a guardare le persone negli occhi quando parlo.
  • Sono una femminista e c'è un solo uomo che amerò incondizionatamente per tutta la vita: mio fratello di 3 anni <3
  • Sogno di andare a vivere in Australia e di poter lavorare con i delfini <3

4. Nominare altri 7 bloggers vincitori del premio e farglielo sapere con un commento:
It's not easy, but it's worth it
Mad World - thin is better
Verso la perfezione ed oltre.
She falls.
*Io ti sento...lo stomaco si chiude, il resto se la ride appena ridi tu!*
Alice's Madness
Ossa negl'occhi.

domenica 21 aprile 2013

SIMPLY.THE.PERFECTION.


E così finisce (di merda) un'altra settimana (di merda).

Non che la cosa mi sorprenda. Ormai è la quotidianità sentirsi da schifo, e anche quando sembra che le attenzioni di qualcuno ci possano tirare un po' su, ci rendiamo conto che non ci bastano. O per lo meno a me. Non mi basta niente, perché niente può sostituire la gioia che potrebbe invadere la mia mente e il mio corpo durante la visione del peso che desidero su quella maledetta bilancia. Nemmeno l'amore per qualcuno e anche se é brutto da dire, lo ammetto, io metto al primo posto la mia malattia, ancora. La sento molto presente e fatico a staccarmene perché è come se fosse l'unica certezza che ho di me: io ora sono questo, la mia essenza è fatta di volontà di controllo, il mio mondo ruota attorno all'eterno desiderio di una perfezione assoluta. Non potrei mai rinnegare questi principi, perché vorrebbe dire rinnegare se non tutta, almeno una parte di me stessa. Eppure questa settimana ho fatto schifo: cibo su cibo e vomito su vomito. Anche oggi, un'ora intera passata sul water. Non che la cosa mi faccia chissà quanto male eh, ci sono stati giorni in cui ho reagito in modo molto peggiore...è solo che so che oggi è successo per due motivi: in primo luogo perché questo è quello che mi merito. In secondo luogo perché io stessa volevo che accadesse perché oggi come non mai avevo bisogno di gestire una situazione e allora ho deciso che volevo sentirmi onnipotente su quel dannato cibo, ingurgitandolo e poi rimettendolo tutto, in modo da dimostrargli che MAI E POI MAI si impossesserà del mio corpo. Che perversione assurda, mi faccio paura da sola a volte. Eppure, aimé, è questo quello che ho provato, anche perché nemmeno mi andava di mangiare. Che poi dico qual è il momento in cui si é certi che lo stomaco è completamente vuoto? Quando rimetti ed esce solo acqua? Oppure quando senti il sapore di uno dei primi cibi che hai ingerito e allora deduci che sei arrivata in fondo? Bho, non lo so. Io oggi ho smesso per disperazione e per stanchezza: la testa che pulsava, il mascara e il fondotinta che mi facevano sembrare una sopravvissuta alla guerra, lo stomaco che iniziava a rifiutarsi...e allora ho detto STOP. Ma mi sento liberissima e sono contenta, contenta che domani finalmente cominci una nuova settimana che con sé porta una nuova possibilità per me e per il mio grasso corpo di redimerci e di purificarci da tutto lo schifo in cui siamo immersi. Voglio riuscirci. Voglio riuscire a fare l'ABC, senza sforare esageratamente le calorie. Voglio i miei 50 chili perché me li merito e sono destinati ad essere miei. E prima o poi lo saranno.

sabato 20 aprile 2013

Cake sniffing!

Sembra una scemenza ma funziona. Ho racchiuso un po' di polvere di cioccolato Nesquik in un tovagliolo di carta e l'ho finemente legato con un cordino. Quando ho voglia di mangiare qualcosa di buono metto da parte il gusto e sfodero un altro senso, quello dell'olfatto. E' una sensazione piacevole, davvero tanto, e mi inebria il cervello. La adoro.



venerdì 19 aprile 2013

Quella linea sottile tra la felicità e la disperazione.

Io l'ho superata ancora, per l'ennesima volta, direzione disperazione. Ci basta così poco a noi per vedere crollare i nostri piccoli successi. Credevo di essere forte abbastanza, almeno oggi, ma non lo sono stata. Credevo di riuscire a non vomitare, ma ho vomitato. Credevo di riuscire a non tagliarmi, ma mi sono tagliata. Credevo un sacco di cose. In realtà non sarò mai magrissima, non smetterò mai di vomitare né di tagliarmi. 
La realtà è dura, le persone sono opportuniste, e io sono quello che sono. 
E sono una malata. Ecco quello che credo.
Per il resto non credo più in niente.

'E' una cosa bella lo vuoi capire?' Per questo ho paura di non meritarmela.

Scrivo dalla stazione mentre aspetto il treno per tornare a casa dopo una delle giornate piú belle degli ultimi mesi. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sento di nuovo leggera, piú spensierata. E tutto questo lo devo a lui e alle giornate magnifiche che mi fa passare, nelle quali riesco a lasciare da parte il mostro che c'é in me. Ieri comunque presa dall' euforia ci ho dato un po' sotto anche col vino bianco quindi oggi cercheró di digiunare tanto non mi va. Anzi mi sento piú motivata a stare attenta a non abbuffarmi adesso che c'é qualcun altro in piú oltre me stessa per cui rimanere in forma. Ieri mentre mi accarezzava le ossa del bacino ha commentato:'Come mi piace questo ossicino!' e io gli darò i suoi ossicini. Li darò a lui e a me. Ma prima di tutto a me. Non devo perdere di vista il mio obbiettivo per quante cose belle mi possano accadere. Non me lo posso permettere. E questo é un regalo così bello che ho paura di non meritarmelo, per questo rimango coi piedi per terra. Nella vita si fa bene a fidarsi completamente solo di se stessi piuttosto che dei regali che ti fa la vita...perché niente é mai gratuito.



domenica 14 aprile 2013

"Spesso l'intimità fa paura, perché comporta dei rischi."

"In un rapporto intimo le persone sono vulnerabili così che sembra più facile darsi ai rituali, ai passatempi o ai giochi, piuttosto che correre il rischio di sentirsi amati o rifiutati. [...] I VINCITORI ACCETTANO IL RISCHIO DELLA VERA INTIMITA'."

Ho letto così pochi giorni fa da un libro sull'analisi transazionale che mi è stato dato da leggere dalla mia psichiatra. E mi sta aiutando a fare luce su molti aspetti della mia personalità. Quello che ho fatto e che continuo a fare io, è darmi ai rituali. E il mio rituale/passatempo preferito è contare le calorie. All'inizio era facile, mi ricordo. Perché in principio non rappresentava la mia unica ragione di vita. Poi piano piano ha inglobato tutto il mio mondo, fino a diventare il perno della mia personalità, la colonna portante su cui strutturo tutte, e dico tutte, le mie giornate. E mi rendo conto ora che lentamente mi sono costruita una prigione con le mie mani. Perché me ne rendo conto proprio ORA? Perché per la prima volta dopo un anno di isolamento quasi totale dal mondo, sto cercando di riaprirmi alla vita, alle emozioni, alle persone. Ci provo, ma non è facile, non lo è per niente. 
Facile è adagiarsi sulla propria condizione, rassegnarsi a sopravvivere, come molte di noi facciamo. Aprirsi agli altri è più difficile, perché comporta dei rischi, delle incertezze, possibilità di rimanere delusi e di dover ricominciare tutto da capo. Da un anno a questa parte mi sono sempre ripetuta che non c'era nessuno che meritava le mie preoccupazioni quanto me stessa. E SOLO su me stessa mi sono concentrata, finendo nel tunnel dei disturbi alimentari. Eppure ancora ora, pur consapevole di essere la causa stessa dei miei mali, persisto nei miei comportamenti, perché in fondo so che se vengo delusa da me stessa, ho sempre un modo per punirmi e per correggermi. Quando sono gli altri a deluderti invece ci sono solo due cose che si possono fare: FREGARSENE o STARCI MALE. E io non accetto di stare male per gli altri, perché già sto abbastanza da cani per me stessa. Ma non ho nemmeno la forza per fregarmene completamente. Ed è in momenti come ieri notte che capisco di non essere in grado di stare con qualcuno. Perché se lo fossi, non mi sentirei perennemente brutta e insignificante di fronte alla persona che ha deciso di uscire con me perché gli piaccio, perché sono io così, né più né meno. Ma è inutile...non mi sento abbastanza, perché NON SONO ABBASTANZA. Abbastanza magra, abbastanza bella, abbastanza simpatica. E questa incompletezza mi ha portato all'ennesima abbuffata, stanotte, alle 4. Una serata perfetta terminata in compagnia del water. Ottimo direi. Ma non temete, il pacchetto completo comprende anche degli squisiti, rosseggianti e caldi tagli sulle braccia, freschi freschi di mattinata.
Cosa positiva della giornata? Mi faccio così tanto schifo che oggi non ho mangiato...non vorrei mangiare per il resto della vita dire il vero, ma non ci è concesso farlo.
E allora dico...vale la pena uscire fuori dal MIO MONDO ed entrare in quello reale se poi reagisco così?! NE VALE DAVVERO LA PENA?! Non credo.

P.S.:Non credevo sarei mai arrivata a tali estremismi, ma mi vedo costretta (almeno) a tentare l'ABC diet, al massimo alternata con la skinny. Non c'è altra via d'uscita.


venerdì 12 aprile 2013

Perdersi durante il tragitto...

Ero partita abbastanza bene con le calorie della Skinny. In realtà mi illudo di avere quella capacità di controllo che avevo una volta, e che ora non c'è più. Ed eccomi dopo un bel triduo di serate bulimiche. Non che mi sia abbuffata, non l'ho fatto, eppure ora tutto quello che mi porta sopra le 600 calorie mi sembra troppo, e allora impazzisco come un orologio a cui improvvisamente saltano tutti gli ingranaggi. 

Vorrei essere quella di una volta, vorrei non essere uscita nemmeno una volta con A., perché ora ho voglia delle sue attenzioni, e quando non arrivano crollo nel panico e mi sento sempre più inadatta. Vorrei solo avere quei 50 kili che sogno da tempo, e da cui adesso sono lontana anni luce. Vorrei riavere il controllo, la soddisfazione e la forza di una volta. 
Perché quando la soddisfazione se ne va, lascia il posto alla rassegnazione. E la rassegnazione è l'inizio del fallimento.

Ecco cosa sono: UNA FALLITA. sono solo una rammollita destinata a rimanere in questo grasso corpo inutile per il resto della mia vita.

lunedì 8 aprile 2013

Giorno 1. Armiamoci e partiamo.

Sono pronta a ripartire dopo un weekend a dir poco da schifo. Stamattina mi sono pesata: 57 kg. Non potevo crederci. Non è possibile che io sia ingrassata due chili, e spero tanto che parte di questo peso sia anche gonfiore. A primo impatto la tentazione di mollare tutto e assalire la dispensa è stata immensa ma poi ho ragionato: BASTA! Da oggi riprendo seriamente la skinny diet. Calorie previste per oggi: 400. Per ora il mio contacalorie è a 89 (yogurt activia zero+crusca di grano). 
Inoltre mi ripropongo di:
-Fare almeno un'ora di cyclette ogni giorno.
-Fare a giorni alterni esercizi per glutei e addominali.
-Smettere di masticare e sputare, perché oltre che uno spreco immenso di cibo, si prendono comunque calorie.
-SMETTERE DI TAGLIARMI.

LA FORZA E' DENTRO DI ME. DEVO SOLO CONVINCERLA CHE CE LA PUO' FARE ANCORA UNA VOLTA.


sabato 6 aprile 2013

Armarsi e continuare a lottare, o arrendersi definitivamente?

All'inizio era facile. All'inizio ero io a controllare ciò che mangiavo, le calorie, il cibo. All'inizio ero forte. Ora é tutto più difficile. Ora sto male, non sono più soddisfatta. Ora è il cibo a controllare la mia vita. Ora sono debole. 

Sto perdendo questa battaglia, o forse la guerra intera; perché mentre io mi faccio più piccola e impotente i miei avversari aumentano, ogni giorno di più, diventando sempre più forti. E non bisogna mai abbassare la guardia perché le bestie sono lì sempre in agguato, dentro di me. Hanno l'olfatto potente e stanno in allerta...no io non posso permettermi nemmeno lontanamente qualche istante di felicità perché non me lo merito. Il mio posto é questo, in questa stanza, al buio, sola, insensata, grassa e inutile. E nella mia solitudine dopo tanto tempo oggi la bestia mi ha colpito per l'ennesima volta, si è impossessata della mia testa e delle mie azioni e mi ha spinto fino in cucina, convincendomi a portare a termine una di quelle abbuffate colossali che non facevo ormai da tempo. Cereali con latte, biscotti (tra l'altro fatti da me) con cioccolato, fette biscottate con marmellata, pane e olio, 200 gr di cioccolata. Ma niente é gratuito a questo mondo, soprattutto in questi casi, e c'è sempre il conto da pagare. Io il mio anche stavolta l'ho saldato piegata sopra la tazza del water per mezz'ora intera, mentre nel frattempo la lametta scorreva sul mio braccio. E ora che resta? Nel mio corpo il bruciore di uno stomaco che inizia a ribellarsi a questa situazione e di un braccio pieno di tagli che mi ricordano costantemente che razza di porca inutile che sono. E nel mio animo? Il nulla se non lo schifo e la pesantezza, a cui potrò rimediare solo con uno o più giorni di digiuno, e la voglia di entrare sotto le coperte e non uscirne mai più. 

Ho bisogno di ripartire. Ho bisogno di credere che questa sia una di quelle cadute necessarie per rimetterti più forza nelle gambe e per darti lo stimolo a  ricominciare con più coraggio di prima. E devo essere convinta, perché un soldato senza forza di spirito, per quanto potenti possano essere le sue armi, non potrà mai vincere davvero. 

giovedì 4 aprile 2013

"I would scream but I'm just this hollow shell."

SI. Urlerei proprio, se solo non fossi un guscio vuoto, privato di qualsiasi emozione. Mi sento una bambola di porcellana che se ne sta su uno dei tanti ripiani di una stanza, a guardare la vita scorrere con gli occhi vuoti di chi non ha più niente da sperare. Eppure ho già tutto, ma è come se non avessi niente. Come posso essere tranquilla, amare la vita e gli altri se non amo me stessa?! Io non ho proprio niente, dal momento che ho perso ME STESSA. Non riesco più a fare niente senza che le mie giornate siano scandite dalle calorie e dal loro conteggio. E ho paura del vuoto che ho dentro, perché sembra che mi stia corrodendo piano piano. Mi fa paura perché poi tanto vuoto non é. O meglio è vuoto di tutte le fantastiche emozioni che solitamente prova la gente: gioia, amore, fiducia, speranza. Ma d'altro canto ogni millimetro quadrato del mio corpo è pervaso da ondate di angoscia, dolore, schifo, insoddisfazione verso me stessa. Eppure continuo ad alzarmi ogni mattina e ad indossare quella maschera fasulla che mi rende, almeno all'apparenza, normale. Mentre invece dentro muoio ogni secondo di più. 
E allora eccomi che mi piego sopra il water o che mi sfregio le braccia, come se vomitare o tagliarsi fosse il modo per liberarsi di tutta l'oscurità che ho dentro. Ma il sollievo è troppo breve mentre il male è sempre più costante.