martedì 23 aprile 2013

Ciao nonno...


Se n'è andato, così, in silenzio, stamattina, dopo tre anni passati tra letto, sedia a rotelle e macchinari vari. Ma lui non è morto oggi, il mio vero nonno, quello che era sempre sulla pista da ballo, che tornava dal lavoro con la sua apetta da quattro soldi, e che era sempre disponibile per tutti se l'é portato via il mare 3 anni fa, quando ha deciso di risucchiarlo e di trattenerlo per due giorni e due notti in balia delle acque, incurante che poi il suo fisico e il suo cervello non sarebbero mai stati più quelli di una volta. Ho pianto, sto piangendo ora mentre scrivo e piangerò ancora. Ma non piango tanto per lui, quanto perché mi vergogno da morire. So che la sua vita lui l'ha vissuta nel migliore dei modi, donando agli altri quanto di più grande aveva: il suo cuore. Io invece mi vergogno della mia vita, del mio egocentrismo che mi fa sprecare giornate intere dietro ad abbuffate o calorie. Se c'è una cosa che lui mi direbbe in questo momento sarebbe: VIVI! Vivi perché la vita è meravigliosa e sei troppo giovane per rovinarti con le tue stesse mani, per lasciare che gli anni migliori della tua esistenza scorrano come sabbia tra le dita. 

E io invece, stupida, piccola bambina capricciosa, mi barrico dietro a un mondo tutto mio perché in realtà non sono in grado di affrontare le difficoltà della vita. Sono una CODARDA, ecco quello che sono. E non sono degna nemmeno di essere sua nipote. Perché lui mai e poi mai si è arrestato di fronte alle difficoltà, le ha superate tutte, forte come solo uno scudo di ferro potrebbe essere, ma anche amorevole e vitale come un vero uomo che è spinto dalla passione per la vita.

 E io che invece la sto rinnegando la vita, con tutta la sua bellezza, preferendo l'attrazione di un corpo perfetto che avvicina sempre di più la mia anima alla morte. La prima cosa che ho pensato dopo che è morto? UCCIDETEMI. Prendetevi anche me, perché non sono in grado di sopportare la perdita di chi mi è caro. Ho creduto che non valesse più la pena vivere, sono stata inondata da vagoni di ricordi di me e lui insieme. E mi fa fatica, tanta fatica, credere che anche per me ci sia una via d'uscita, una bagliore di salvezza per cui lottare, per cui alzarmi ogni giorno e decidere di non lasciarsi appassire sotto le lenzuola del letto.

Ma credo che ogni cosa porti dei frutti. Ci voglio credere. E so che se c'è una cosa che questa morte oggi mi ha insegnato è l'amore per la vita. E anche se non vedrò più quei tuoi occhi color del cielo, li avrò sempre con me come fossero pietre incastonate nel mio cuore; e staranno sempre lì per ricordarmi che nella vita non bisogna MAI e poi MAI tirarsi indietro. Sei stato un VINCENTE fino alla fine, e ora capisco che già nell'istante in cui nascesti e ti misero il nome Vincenzo, il tuo destino da lottatore era segnato. Ti sei aggrappato alla vita con le unghie e con i denti e io prometto a te e a me stessa di essere degna di essere tua nipote. Mostrerò che la tua fibra, è anche mia fibra. Combatterò. E vincerò questa guerra, uscendo definitivamente da questo buio. Lo farò per me e per te. Lo farò per NOI.

 Ti voglio bene nonno.

7 commenti:

  1. Che parole stupende.. e quanto dolore in queste lettere ho sentito mentre le leggevo!
    Perdere un nonno o una nonna è come perdere la tua stessa vita, io prego che quel momento non arrivi mai.. è una cosa che finisce di ucciderti piano piano e smette anche di farti respirare!
    Ora lui è li, felice e senza dolore, stai tranquilla, vinci per lui come tu stessa vuoi fare.. Ce la fai, ce l'hai già fatta!
    Un forte abbraccio <3

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  2. mi spiace molto per la tua perdita, anche io ho perso il mio dolcissimo nonno, ti capisco e ti sono vicina più di quanto pensi. ammiro la tua tenacia e il tuo coraggio nel raccontarci questa triste esperienza, ma sono sicura che tu ce la farai!
    ti seguo
    G. <3

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    1. Ti ringrazio...spero che la tenacia sia anche nel reagire! Ti seguo anche io :)

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  3. Cucciola...mi dispiace tantissimo credimi.
    E comprendo il tuo dolore,io ho perso il mio papà.
    ma sento di dirti che lui è solo andato via da qui...da questa terra...ma è vivo,VIVO.
    e VINCENTE,sempre.
    ti stringo forte,forte.
    francesca

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  4. mi dispiace tantissimo, non so che altro aggiungere

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  5. Mi dispiace tantissimo, davvero...
    Però ogni cosa accade per un motivo e qualche volta le cose brutte portano, paradossalmente, a svolte positive.
    Questo avvenimento ti ha aperto gli occhi, ti ha dato uno scossone : è il punto di partenza per ricominciare a VIVERE.

    Leggendo le tue parole ho percepito un dolore enorme ed è stato proprio questo a farmi capire che hai la possibilità di uscirne. Tu provi ancora delle emozioni. La malattia non ti ha ancora resa gelida, sei ancora in tempo per reagire.
    Mio nonno è morto 2 mesi fa ed io (mi vergogno a dirlo) non ho provato NIENTE. Esattamente come quando è morta mia nonna, quando vedo i barboni per strada ecc
    Non riesco a provare dispiacere o compassione. Mi metto a piangere quando vedo un animale morire ma nei confronti degli esseri umani (fatta eccezione di mia mamma, mio fratello, il mio ragazzo e voi ragazze "come me" ) non provo niente... Fa schifo. Mi sento una stronza senza cuore ma non posso obbligarti a sentire qualcosa :/

    Ti stringo.

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