giovedì 5 settembre 2013

Ritorno sempre qua, nella mia prigione-rifugio.

Sono stati giorni di assenza questi: non ho scritto, non vi ho commentato.
Avevo bisogno di riprendermi. Dal test, dai tagli, dalle abbuffate. Da me stessa.
Ho dormito, ma non quanto avevo detto. Non ho digiunato, come mi avete consigliato.
E vi ringrazio tanto perché come al solito siete state subito pronte a commentarmi e a sostenermi.
Sono ripartita, o perlomeno ci sto provando. Sto facendo la 2468 e per ora riesce.
Questa settimana mi sono accontentata di non vedere il peso aumentato. Ora voglio vederlo SCENDERE.
Riprenderò a mettere i da con le foto perché è una cosa che mi rende molto allegra e mi aiuta.
Per il resto non so che dire; arriverà un giorno in cui maledirò il mio disturbo alimentare e lo accuserò della lucidità di cui mi ha derubata, della concentrazione che mi ha sottratto, delle amare sensazioni che mi sta facendo provare e delle possibilità di vivere che mi nega.
Ma adesso non posso che lodarlo e ringraziarlo perché se non lo avessi avuto, il vuoto mi avrebbe fagocitata, inglobandomi nell'immensità della sua oscurità. E invece ho qualcosa a cui pensare, qualcosa per cui vivere, qualcosa in cui riporre le attenzioni e le forze.
Ed è un'attrazione così fatalmente meschina e inaffidabile; eppure non posso farne a meno.
Perché questa cosa così intangibile, eppure così presente, allo stesso modo in cui ti getta nel baratro, poi ti porge la mano e ti risolleva, cullandoti nel malato piacere della sua benevolenza.
E posso girare, correre, fare qualche passo nel mondo fuori, ma questa prigione da cui evado, si trasforma in promettente rifugio ogni volta che anelante ritorno sotto le sue mura.
E in quanto tale, mi resta difficile ogni giorno di più abbandonarlo.


10 commenti:

  1. Hai descritto con semplicità ed efficacia quello che spesso, o sempre, provo anch'io. Grazie.

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  2. Sono contenta che stai riprendendo il controllo! Io adoro le foto dei tuoi piatti, si mettilemettilemettile :D un bacione!

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  3. Riprenditi ciò che ti spetta :) il dag con le foto è una bellissima idea, sono impaziente di vedere!

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  4. Concordo con Tizy. Hai proprio ragione : è sia una prigione che un rifugio
    Un abbraccio

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  5. "se non lo avessi avuto, il vuoto mi avrebbe fagocitata", è esattamente come mi sento io, non so come tu abbia avuto questa frase ma mi hai colpito dritta nel profondo, ti giuro. Io ora senza dca mi sento vuota, persa, niente...e sai, da una parte vorrei tornare indietro a quando calcolavo ossessivamente le calorie, mi abbuffavo o vomitavo perchè per lo meno avevo una "ragione di vita", liberarsi un dca è come smarrire una parte di te stessa, tale e quale, ti svuota totalmente...e ti posso assicurare che è diecimila volte meglio essere aggrappate a un disturbo che vivere nel vuoto perchè almeno hai un mostro da sconfiggere. Magari lo odi, ma per lo meno hai "qualcosa". lo so, non dovrei dirti queste cose...eppure mi sento così ora. Quando vomitavo e digiunavo il mio pensiero era fisso li mentre ora non lo so dov'è...
    Sono daccordo sul fatto che per tanto resti una prigione rimane sempre un rifugio sicuro, la fuori nel mondo ci si perde, non esistono certezze... anche se te lo dico con il cuore, non dobbiamo smettere di sperare che un giorno vivremo normalmente.
    Ti stringo <3

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  6. Mi dispiace per il periodo che stai passando. E purtroppo capisco bene cosa provi e condivido la tua discrizione del dca.
    Com'è andato il test piccolina?
    Baci

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  7. Mamma mia quanto sono vere e precise le tue parole:
    "Perché questa cosa così intangibile, eppure così presente, allo stesso modo in cui ti getta nel baratro, poi ti porge la mano e ti risolleva, cullandoti nel malato piacere della sua benevolenza.
    E posso girare, correre, fare qualche passo nel mondo fuori, ma questa prigione da cui evado, si trasforma in promettente rifugio ogni volta che anelante ritorno sotto le sue mura.
    E in quanto tale, mi resta difficile ogni giorno di più abbandonarlo"

    E' esattamente quello che penso quando sto per fare un passo verso qualcosa di migliore, ma appena mi sento spaventata, sento che tutto mi scivola via dalle mani, questo é un rifugio é una sicurezza..e per questo é cosi facile tornare..
    Dovremmo capire da cosa ci rifugiamo e riuscire piano piano a non scappare piú..
    Ti capisco e ti abbraccio forte.
    Spero che tutta possa andare meglio e mi dispiace tanto per i tagli, le abbuffate..mi ha fatto impressione leggere quel post..
    Peró é incredibile come dopo tutto questo dici sempre: "sto cercando di riprendermi."
    E´questa la cosa bella di te.
    Coraggio, non mollare mi raccomando.
    PPS= spero il test sia andato bene!
    Ti stringo

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  8. A volte staccare la spina e riempirsi di vuoto può sembrare una buona soluzione. Può essere vero solo se si ha il controllo di questa cosa.
    Tu non devi lasciare che la bestia prenda il sopravvento su di te. Sei forte e puoi sconfiggerla. Non ti culla, ti massacra solo.
    Ti stringo

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  9. Ti appoggio cara, un bacio!

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  10. quanta amara verità... è una cavolo di prigione che ci permette di rifugiarci quando fuori piove... eh... ad una festa nessuno mi considera, non mangio e mi sento subito protetta, accudita da quel qualcosa di astratto ma così reale... assurdo... ti capisco benissimo, ti abbraccio

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