JustBreathe.
martedì 2 ottobre 2012
'KEEP FIGHTING'
'Continua a lottare'. Era questo il tema più ricorrente nei post di ieri su Twitter. Ma lottare per cosa? Certo ognuno ha le sue ragioni e c'è anche chi riesce a raggiungere i propri obbiettivi, a realizzare se stesso nel mondo del lavoro, della famiglia, dell'amore. Ma io per cosa dovrei ancora lottare? Oggi mi sono guardata allo specchio: un kilo di grasso in meno della scorsa settimana, ma un kilo in più di insoddisfazione, amarezza e tristezza. Mi sono resa conto che non avrò mai le gambe che desidero, il corpo perfetto e modellato che vedo nelle riviste. Qualsiasi cosa faccia, mi sento sempre fuori luogo e inadatta. Allora per cosa dovrei andare avanti? Io non lo so, davvero. Ieri ho rivisto molte delle mie compagne del liceo dato che verranno all'università con me e ascoltando i loro discorsi, guardandole in silenzio, mi sono resa conto che tutte hanno una vita. IO NO. Io semplicemente ESISTO, ma non vivo. E la cosa è ben differente. E mi sono resa conto dell'immenso vuoto che ho dentro guardando fuori dal finestrino del treno, mentre tornavo, vedendo scorrere tutti quei paesaggi, quei colori, quel brulicare di anime che in un modo o nell'altro vivono la loro vita. Io cosa sono? Cosa voglio da me stessa? In certi momenti non mi riconosco. Mi dico 'No, non è possibile che questa sia io.' Una volta avevo FAME DI VITA. Avevo voglia di uscire, sbattermi il portone alle spalle e vedere il mondo intero. VIAGGIARE era il mio sogno. E forse lo è ancora, chi lo sa. Forse in fondo la persona che ero una volta esiste ancora, e cerca incessantemente di crearsi un vano dentro a quel cervello che sembra essere affollato solamente di numeri e calorie. Forse quella fame di vita c'è ancora, ma io costantemente continuo a reprimerla esattamente come faccio con la fame reale. A furia di controllare quello che mi circonda, ho finito per perdere di vista me stessa.
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"Forse quella fame di vita c'è ancora, ma io costantemente continuo a reprimerla esattamente come faccio con la fame reale. A furia di controllare quello che mi circonda, ho finito per perdere di vista me stessa."
RispondiEliminaBè, in fondo QUESTO è tutto ciò che ti rimane di un disturbo alimentare. Funziona così x tutte, solo che c'è che non lo riconosce. Non avrai una vita finchè TU STESSA sei la tua vita. E si sopravvive.. nell'odio, insoddisfazione, rabbia, frustrazione ecc.
Non è del peso che abbiamo bisogno, ma di vivere. Ci buttiamo sul nostro corpo xk non abbiamo capito che il bisogno da soddisfare è PROPRIO quello di vivere.
e + ABBIAMO FAME DI VITA, + IMPLORIAMO IL NOSTRO CORPO DI DARCI SODDISFAZIONE.. ma non avviene, non avverrà mai.. e il circolo inizia.
Il vuoto che senti-comune anche a chi non soffre di dca eh..-può essere colmato solo con la vita :)) mandando affanculo le noi stesse al centro del mondo. Vivre significa girare insieme al mondo, non mettersi al centro di esse. Là saremo sempre SOLE.
Il tuo vuoto si colmerà, sono certa.
Un abbraccio!
Grazie..davvero..avere QUI persone che possono capirmi ha molto più valore che avere persone nella realtà che nemmeno mi ascoltano.
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