Perché ti alzi, una mattina, e loro sono di nuovo lì, nascoste dietro le vesti di audaci dee della perfezione, amazzoni della bellezza pronte a venirti in aiuto ogni giorno, ogni attimo. Ti basta saltare una colazione e subito sei pronta a digiunare. Ti basta assaggiare un cioccolatino e subito sei pronta a vomitare. Anoressia-Bulimia-Anoressia-Bulimia. Davvero la mia vita si riduce a tutto questo?
O sono io che lo voglio...in fondo si, forse lo voglio. Me l'ha detto anche la psichiatra che non mi impegno abbastanza per la mia guarigione. Ma cosa potrei fare? Cosa c'è da fare quando passi intere giornate a odiare il tuo corpo, a infliggerti pene per la sola motivazione di esistere? Ingrasso e mi odio. Dimagrisco e mi odio. Cosa fare se non abbandonarsi a questo malsano destino che mi porta su in alto e poi mi schiaccia come terra sotto i piedi, come se fossi su delle montagne russe, bendata e con le mani legate in attesa della prossima discesa?
Quello che scrivi é tremendamente reale..
RispondiEliminaTremendamente vero ma non credo che tu non ti impegni abbastanza, l'impegno ce lo metti eccome ma il disturbo alimentare con tutte le sue amiche conseguenze é sempre lì a imporre, sussurrare, suggerire certi comportamenti, facile seguirlo soprattutto perché sai cosa fare, guarire significa andare verso l'ignoto, le difficoltà.. e sfido chiunque ad intraprendere un percorso del genere.
Ti abbraccio forte forte
non ti devi arrendere a questo destino...MAI!
RispondiEliminase sei qui a scriverne vuol dire che c'è una parte battagliera...combattiva.....che sa.che non è un'etichetta.
chi decide cosa sia l'impegno?
come lo quantifichi?
è che questa malattia ci disorienta talmente tanto che restiamo così....stordite.imbambolate....da SEMBRARE complici.
sembrare.
ma tu sei oltre.ricordalo.
ti stringo
ps se ti ricordi di me passa...ho un nuovo blog...