venerdì 17 aprile 2015

Buio dentro.

Lo senti. Lo senti quando ricomincia a farsi buio dentro. Quando anche se la tua vita é piena sotto ogni punto di vista, tu ti senti vuota e schiacciata, un foglio di carta accartocciato e gettato a terra in attesa di un soffio di vento che lo faccia almeno volare un po'. Quest'estate saranno 3 anni che soffro di tutto questo. Tutto questo che non é possibile nemmeno etichettare col nome 'Disturbi del Comportamento Alimentare' perché sono molto di più. Sono disturbi dell'anima e dello spirito, un cancro che lentamente manda in gangrena tutto quello che di bello avevi seminato. Tutto quello che speravi in un futuro di poter raccogliere. 
Perché ti alzi, una mattina, e loro sono di nuovo lì, nascoste dietro le vesti di audaci dee della perfezione, amazzoni della bellezza pronte a venirti in aiuto ogni giorno, ogni attimo. Ti basta saltare una colazione e subito sei pronta a digiunare. Ti basta assaggiare un cioccolatino e subito sei pronta a vomitare. Anoressia-Bulimia-Anoressia-Bulimia. Davvero la mia vita si riduce a tutto questo? 
O sono io che lo voglio...in fondo si, forse lo voglio. Me l'ha detto anche la psichiatra che non mi impegno abbastanza per la mia guarigione. Ma cosa potrei fare? Cosa c'è da fare quando passi intere giornate a odiare il tuo corpo, a infliggerti pene per la sola motivazione di esistere? Ingrasso e mi odio. Dimagrisco e mi odio. Cosa fare se non abbandonarsi a questo malsano destino che mi porta su in alto e poi mi schiaccia come terra sotto i piedi, come se fossi su delle montagne russe, bendata e con le mani legate in attesa della prossima discesa?

2 commenti:

  1. Quello che scrivi é tremendamente reale..
    Tremendamente vero ma non credo che tu non ti impegni abbastanza, l'impegno ce lo metti eccome ma il disturbo alimentare con tutte le sue amiche conseguenze é sempre lì a imporre, sussurrare, suggerire certi comportamenti, facile seguirlo soprattutto perché sai cosa fare, guarire significa andare verso l'ignoto, le difficoltà.. e sfido chiunque ad intraprendere un percorso del genere.
    Ti abbraccio forte forte

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  2. non ti devi arrendere a questo destino...MAI!
    se sei qui a scriverne vuol dire che c'è una parte battagliera...combattiva.....che sa.che non è un'etichetta.
    chi decide cosa sia l'impegno?
    come lo quantifichi?
    è che questa malattia ci disorienta talmente tanto che restiamo così....stordite.imbambolate....da SEMBRARE complici.
    sembrare.
    ma tu sei oltre.ricordalo.


    ti stringo



    ps se ti ricordi di me passa...ho un nuovo blog...

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