sabato 27 aprile 2013

It all started with ONE SIMPLE CUT...





4 commenti:

  1. In queste immagini ci sono anch'io...o meglio,la mia anima malata.

    Ti abbraccio tanto tanto forte.
    FrancescaAsia

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  2. spero tu non lo faccia davvero.
    Non hai idea di quanto mi dispiaccia averti abbandonato così! dico sul serio!!!
    Ho rotto il pc e mi è stato riconsegnato solo oggi!

    Io da domani ricomincio tutto! ma voglio aggiungere una nuova regola: 350 kcal se pranzo, niente calcolo di kcal se non pranzo.

    Perchè mi sono accorta che quando la situazione mi costringeva a pranzare poi facevo casini, perchè sapevo di aver sgarrato e di essere "ormai fuori dai miei schemi mentali prefissati".
    In questo modo se pranzerò sarà ok, dovrò solo mantenermi ad un certo numero di kcal, se non sgarro sabato mi concedo una pizza!Spero davvero che funzioni!
    sei ancora con me nonostante tutto? vogliamo continuare?
    vorrei tanto sapere come ti è andata a te.

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  3. sappi che capisco la tua sofferenza e mi dispiace molto

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  4. Mi dispiace da morire che sei tagliata...però posso capirti così bene che non hai idea. A volte niente ci libera più di un taglio sulla pelle...come se fosse l'unico modo di far fuoriuscire quello che ci uccide.

    Ti commento il post precedente qui...questa frase che hai scritto "Il periodo di controllo rappresenta la vera me, quella impostata e calma che dà un certo ordine alla sua vita. Ma qualche volta vengo turbata da ciò che accade all'esterno e allora emerge il lato oscuro, quello bulimico/autolesionista." Niente potrebbe descrivere meglio me...e non sentirti l'unica ad andare apposta al supermercato a fare scorta di schifezze perchè per me ormai è routine e il reparto "cereali/gelati/cioccolata" è il mio paradiso-inferno, se non fosse che quando lo faccio "trattengo" perchè non riesco più a vomitare...o meglio ci provo ma senza riuscirci. Quindi in un certo senso invidio il fatto che tu riesca a farlo, perchè so che sensazione meravigliosa si prova...sì è come se il cibo fosse ciò che dentro ci turba, come se ci passasse dentro e poi potessimo distruggerlo, come se alla fine ci sentissimo così purificate da non sentire niente. Ed è una sensazione che solo noi possiamo provare...io a volte mi sento quasi "fortunata" a soffrire di Dca perchè penso che le persone normali quando stanno di merda piangono, escono, bevono, io no, io mi ingozzo e provo a vomitare o mi uccido di attività fisica, o mi taglio, e sto meglio. Però ci sono anche momenti che vorrei che questo inferno non fosse mai iniziato...forse è perchè alla fine siamo più fragili, più intolleranti al dolore che ormai questo è il nostro rifugio.
    Ti abbraccio forte <3

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