domenica 14 luglio 2013

Mi sento DISARMATA.

Tradita.
Stracciata.
Frantumata.
Calpestata.
IMPRIGIONATA.
Giornate passate a letto, quando quello che dovrei fare è studiare visto che giovedì ho un esame.
Sono come un burattino, in attesa del filo magico che mi rialzi su e mi spinga a fare qualcosa, QUALSIASI COSA DANNAZIONE. Non so cosa provo, non credo ci sia un termine specifico per definirlo.
 E' un vortice di emozioni e pensieri che si richiudono attorno a me, attendendo forse un giorno di implodere dentro alla mia anima.
E' svegliarsi sperando che la giornata passi il più in fretta possibile, per poter di nuovo rifugiarsi a letto.
E' chiedersi il perché di quello che si sta facendo, senza mai ottenere risposta.
E' guardarsi allo specchio e rimanere disgustata ogni giorno di più.
E' non riuscire a fare NIENTE senza che l'incubo delle calorie sia sempre pronto in agguato per balzare fuori e impossessarsi di tutti i miei pensieri.
E' abbuffarsi, e poi odiarsi ed essere insoddisfatte.
E' digiunare, ed essere ugualmente insoddisfatte.
E' vivere in una stanza e contare i minuti che mi separano dal giorno in cui sarò felice.
Perché arriverà vero un giorno così anche per me? Un giorno in cui sarò in grado di andare in giro fiera del mio corpo, di sentirmi bene tra la gente.
Un giorno in cui smetterò di aver paura di mangiare in pubblico, di stare in costume, di sedermi a tavola coi miei, di salire sulla bilancia.
Un giorno in cui sarò in grado finalmente di ritornare a provare qualcosa per gli altri oltre all'INDIFFERENZA.
Un giorno in cui troverò amiche vere, di quelle che ti capitano sotto casa senza preavviso e ti stravolgono le giornate coi loro sorrisi.
Un giorno in cui un ragazzo mi dirà che senza di me non potrebbe vivere, e me lo dimostrerà anche.
Un giorno in cui ritroverò le mie passioni e le coltiverò.
Un giorno in cui finalmente potrò vivere davvero.
E la cosa più beffarda è che questo giorno non arriverà coi tanto desiderati 50 kg.
NO.
L'aridità che mi cresce dentro, che sta devastando tutti i luoghi della mia anima rendendoli deserti brulli non si fermerà. E' forte lei, e si beffa di me ogni attimo, ogni minuti, ogni giorno, aumentando in modo esponenziale col mio dimagrimento.
BUFFO EH? 
E allora spengo tutto: CERVELLO, ANIMA, CUORE. 
Sono una macchina, un'arida macchina calcolatrice di calorie, pensieri, azioni. Nulla più.
Una macchina che compie il suo dovere, nell'attesa, forse vana, che arrivi un acquazzone a rinsavire i deserti della sua anima.

2 commenti:

  1. "Un'arida macchina di calorie, pensieri, azioni" ---> è così che mi sento anche io. Questo tuo post mi rispecchia in pieno...
    Oggi non ho fatto altro che pensare al cibo. Cazzo non è una vita questa.

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  2. Ti capisco molto bene. Anche oggi, appena i miei sono andati via e sono rimasta da sola in casa, mi sono abbuffata... stasera dovrei uscire, ma mi sento troppo gonfia e grassa.
    In effetti è curioso che per te il disagio cresca di pari passo con la diminuzione di peso. Dovrebbe essere il contrario: dovresti sentirti forte e determinata.
    Cosa succede?
    Mi dispiace, ti abbraccio

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