lunedì 20 maggio 2013

Cadere, farsi male, rialzarsi e continuare a camminare. Incessantemente. Fino alla prossima caduta.

Dicono che si decide di voler risalire dal baratro solo quando si è toccato il fondo.
Io sinceramente sono in caduta libera da molto, e questo fondo non lo intravedo nemmeno. Ho iniziato a curarmi dalla psichiatra nel momento in cui il mio dimagrimento stava andando alla grande. Mi hanno praticamente costretta ad andarci. Ed ho accettato perché, scioccamente, credevo che se anche mi avessero dato dei medicinali, sarei stata in grado di continuare con i miei programmi dietetici e con i miei schemi. SCIOCCA. Come posso pretendere di mettermi contro la medicina?! I medicinali hanno bloccato quel processo che porta al sottopeso. In famiglia mia lo chiamano: "Avermi preso in tempo". E io li odio per questo. E' una cosa stupida, infantile, malata. Ma loro non mi hanno permesso di raggiungere il mio obbiettivo e per me questa è la peggiore violenza. Perché ora tutto sembra più difficile, tutto è più opaco, tutto è più lontano e irraggiungibile. Quelle loro insulse medicine mi hanno offuscato la capacità di controllo e hanno incrementato le mie abbuffate. LO SO BENISSIMO che è colpa loro: sono pasticche che inibiscono, tra le tante cose, gli atteggiamenti ossessivo-compulsivi. 
La verità è che ho ancora una forte avversione a curarmi. Fosse per me smetterei adesso. Mi alzerei  domattina e getterei nel cestino della spazzatura i miei antidepressivi, se non fosse che a smettere di prenderli improvvisamente si rischia il suicidio, e io ancora voglio vivere. 
E l'altra verità è che di questi passi non guarirò mai. Perché di questi passi io non toccherò mai il fondo, come dicono in tanti, ma vivrò in questo inconcepibile circolo vizioso che mi farà solo aumentare di peso. Se fossi arrivata a un passo dalla morte, a pesare 40 kili, forse avrei capito davvero il valore della vita, e di quanto di stupendo c'è intorno a me. Così resto solo eternamente convinta della mia inutilità, del mio lardo, della mia eterna NON PERFEZIONE.

OGGI da imperfetta quale sono ho fatto una bella caduta.
STASERA a tentoni mi sono rialzata.
DOMANI mi rimetterò in piedi e camminerò.

Voglio imparare ad essere contenta dei piccoli successi, magari annotandoli su un quaderno in modo da guardarli ogni volta che sarò insicura di me stessa. E voglio darmi delle scadenze brevi, di massimo una settimana. Delle proposte nuove ogni lunedì. E PIU' FIDUCIA in me stessa. Perché sono ancora speranzosa e convinta che un giorno ci porterà dove vorremo!

SODDISFAZIONE  #1
Rientrando distrutta dal lavoro ho resistito a questa diabolica tentazione:


11 commenti:

  1. Mi piace come scrivi, si percepisce la tua determinazione nonostante tutto. Dai forza anche a me. Bella questa cosa del fare programmi nuovi ogni lunedì....anche se, nel mio caso, andrebbero fatti nuovi specialmente x. Weekend, che sono i 2 giorni che più mi foto o facendo i inceppare in abbuffate catastrofiche. Quella pizza non meritava di atterrare nel tuo stomaco, hai fatto bene. Ogni tentazione a cui non cediamo ci rende più forti facendo i diventare la persona che meritiamo di essere

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  2. Scusa non so perché ma il mio ipad ha deciso di omettere alcune lettere...mah :) spero si capisca comunque il senso

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  3. Vuoi vivere, questo secondo me è importante :-)
    Mi dispiace di come ti senti (quando hanno prescritto gli anti-depressivi a me gli ho presi ma per pochissimo, poi ho interrotto da sola, ma - appunto - li prendevo da così poco che non è successo niente).
    Io non so quanto sono convinta che si debba toccare il fondo per risalire: io con la droga non l'ho mai toccato, eppure eccomi qui, "guarita", almeno fisicamente (mentalmente ho ancora dei passi da fare).
    Secondo me deve solo arrivare il momento in cui ci si rende conto che quello che stiamo vivendo non basta più, che la vita è molto di più che contare calorie, pesarsi, digiunare, abbuffarsi e ricominciare da capo.
    Comunque ti capisco, capisco i tuoi programmi settimanali e spero che tu riesc a trovare un po' di pace e un equilibrio.
    Per il resto, complimenti per la pizza! La pizza è il mio debole, e sinceramente appena torno in Italia una (anzi, mezza) non me la toglie nessuno!

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  4. I medicinali di questo genere sono subdoli..creano dipendenze che sono ancora peggiori del motivo per cui si prendono..!

    Ti rialzerai sempre...più forte..hai ancora la voglia di vivere e quindi lo farai sempre nonostante tutto!

    Per la pizza brava..hai avuto forza!

    Un abbraccio

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  5. Tesoro.. Quanto mi dispiace leggere questo post carico di rabbia e dolore. Sai.. Non è vero.. Non è vero che solo toccando il fondo si può risalire perché lo si può fare anche senza toccarlo. Anche io ho sempre sostenuto cose del genere.. Se avessi davvero toccato il fondo allora avrei capito il valore della vita, avrei trovato la forza di rialzarmi e forse sarebbe stato più facile, più efficace.. E invece non è così, anzi più tocchi il fondo più è difficile risalire. Ammettere il contrario sarebbe una bella scusa, da parte nostra, per giustificare le nostre ricadute. E invece no... Anche io ora che, mi rendo conto, sto riprendendo i miei atteggiamenti e sto iniziando a mangiare di meno, a rientrare in quel circolo vizioso degli annni passati mi sto rendendo conto che niente fiustifica i miei gesti. NON SONO GIUSTIFICATA. La verità è che la sensazione di dimagrire e di, perché no, stare male mi alletta. E' molto più semplice della lotta. Insomma.. sono sicura di essermi espressa male. Comunque non puoi chiedere alla psichiatra o quel che sia di iniziare a togliere questi farmaci? La mia psicologa me li aveva proposti e io ho detto un secco no. Solo l'idea mi faceva male.. Prova a chiedere.
    Ti abbraccio forte forte

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  6. a me al tentato suicidio mi ci hanno portato proprio le medicine. E sai quando sono stata meglio? Quando le ho tolte. Non ti dico di toglierle, per carità, ma magari potresti chiedere al tuo psichiatra di diminuire le dosi. Capisco fin troppo bene cosa hai scritto ...
    Coraggio <3

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  7. Sono d'accordo su ciò che dici riguardo ai farmaci : anche io mentre li perdevo avevo perso la forza e il controllo... E' stato il periodo peggiore della mia vita. Alla fine mi sono rotta i coglioni e ho smesso di prenderli, senza dire niente a nessuno. Ho cercato di smetterli gradualmente, ma evidentemente sono stata comunque troppo frettolosa : mi ricordo che ero in un centro commerciale con mio fratello e il mio ragazzo e stavo malissimo... Avevo un senso di spossatezza stranissimo, non mi percepivo... Non so spiegartelo. Per non parlare della nausea, le orecchie che fischiavano ecc. Alla fine ho confessato al mio ragazzo e a mia mamma di aver interrotto i farmaci e quella sera ho preso mezza pastiglia. Ne ho presa mezza per qualche giorno, poi 3/4 per un po', 1/4 fino a non prenderla più.
    Ho sostituito il farmaco con i lassativi e ho ripreso a non mangiare, a consumare come una pazza e, ovviamente, sono dimagrita... Mentirei se dicessi che non ero felice di aver ritrovato il controllo.

    Su una cosa però ti sbagli, secondo me : il fondo è questo. Il fondo sono le abbuffate e lo schifo che vivi mentre prendi i farmaci. Quando sei nella fase di dimagrimento e restrizione stai relativamente bene, o comunque molto meglio rispetto a quando ti lasci andare... Io non mi sono mai tagliata nel periodo di restrizione, solo quando mi abbuffavo, GUARDA CASO!

    Te l'avevo già detto un'altra volta : devi approfittare della situazione che stai vivendo adesso per cercare di uscirne, perché se e quando tornerai ad avere il controllo non vorrai assolutamente uscirne :(
    A meno che tu non arrivi ad un peso veramente basso che ti impedisca fisicamente di VIVERE...

    P.s. Sei stata bravissima a resistere alla pizza <3 Io spero che un giorno riuscirai anche a resistere alle parole che la malattia ti sussurra... <3

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  8. Odio chi da le medicine per risolvere problemi di origine psicologica. Scusa, lo so che probabilmente non te ne frega niente... è che sono dell'altra scuola di pensiero (psicologia), e come risaputo, psicologi e psichiatri non si possono vedere. Non sono nessuno per darti consigli del genere, ma... fossi in te, cercherei un'altra strada per uscirne. Vedo gli effetti che fanno gli psicofarmaci ad alcune persone a me vicine. Sono diventate zombie. Flosce, pallide, tremanti, senza vita. Non s'addice ad una giovane ragazza, dico bene? Se puoi, cerca un'altra via. Una via che ti permetta di rimanere integra come persona, che ti permetta di VIVERE.

    Victoria

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  9. Credo che tu sia una ragazza che ha sofferto tanto per la tua età... io non sono mai andata avanti a antidepressivi, però ho avuto i miei periodi di merda in cui avrei tanto voluto prenderli anche solo per alleviare tutte quelle ossessioni che mi facevo...non so come ho fatto a resistere, però ti prego non smetterli anche se so che vorresti. Interrompere le medicine a metà non è mai il massimo...
    So che comunque la determinazione ce l'hai, non ti manca.
    E ricordati sempre che se stai lottando inconsciamente è perchè sai che quello che vuoi è vivere e sentirti felice...
    Ti stringo <3

    ps: grazie al tuo blog ho trovato delle canzoni stupendoe che non avevo mai sentito:)

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  10. Non hai toccato il fondo semplicemente perchè non esiste un fondo. Almeno non prestabilito, non uguale per tutti.
    IO posso dirti che , per la mia esperienza, il fondo non lo trovi nemmeno a 40 kg, nemmeno con un sondino naso gastrico, nemmeno quando ti rinchiudono da qualche parte o quando ti prendono per un pelo perchè hai il potassio e gli elettroliti sotto le scarpe. Quello forse è il fondo fisico. Il fondo mentale arriva dopo ...arriva quando si rompe l'incantesimo , l'iddillio dell ossessione , del controllo. E capisci ,perchè tutta la realtà ti si riversa violentemente contro, che hai perso cose,opportunità, te stessa...e sopratutto che ora rimettere insieme i cocci è un impresa titanica. Quello per me costituisce il fondo.La merda non la percepisci fin che perdi peso e dai corda ai tuoi giochi.

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  11. sei grande, io non avrei resistito..forse una volta si

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